FLASH SULLA SOCIETA’ ITALIANA - Numero 36

 

SOCIETA’ ATTUALE - PROGRAMMA FUTURO

FLASH SULLA SOCIETA’ ITALIANA

Nei Paesi ove esiste la "società della fiducia" (gran parte della U.E.) gli imprenditori e l’economia hanno il sostegno della prevedibilità delle azioni di ogni interlocutore. Il sospetto, l’intoppo, è merce rara. Lo sviluppo dell’economia è possibile.

C’è perô, nella U.E., un Paese "X ", ove le ruote della società girano in altro modo, con rallentamenti, grippaggi. Un Paese speciale dove la vita sociale è infarcita di difficoltà impreviste, sorprese, intoppi, inciampi, rotture, interventi di referenti o padrini; talvolta ricatti o somme da pagare in nero, per avere quello che secondo le leggi ci spetta di diritto. Può succedere questo: la classe dirigente è scelta per comparaggio, in base a trattative private. Il dirigente pubblico, normalmente intronizzato da un VIP della politica, puo’ essere molto attivo. Soprattutto nelle lotte di potere. Trascura talvolta la gestione affidatagli. O si occupa della gestione, ma senza impegno né motivazione. Non ha idee né strategie. Anche perché è occupato a guardarsi le spalle. Se gestisce male l’attività affidatagli, poco male (per lui, che è inamovibile). Dirigenti cosi’ sono maestri nelle discussioni del souk (nordafricano). Sarebbe forse il caso di chiedere "chi fa, in certi ambientini, ancora un lavoro di qualità ? La categoria "mariuoli e azzeccagarbugli" indubbiamente…Ce ne sono altre ?

E bene però riflettere un istante sulle prospettive del sistema Italia. Queste saranno sicuramente molto magre, per via della sua competitività evanescente. Quando i nodi del tessuto sociale diverranno troppi, si avrà nello stesso tempo confusione e rischio di bloccaggio del sistema.

Cosa esattamente é successo ?

- La Pubblica (d)Istruzione ha fatto, per decenni, un cattivo lavoro. Non ci ha insegnato metodi di lavoro e forme di pensiero adatti al secolo XXI. E cioè metodi basati su coerenza, logica, struttura, realismo,responsabilità, efficacia dei risultati. Ci é stata data, é vero, un’ottima formazione umanistica, ma troppo vicina, credo, alla Humanitas di qualche secolo fa. Basterà, nel Villagio Globale ? Sembra di no, a guardare ai risultati.

- Un secondo errore del sistema Italia di inizio secolo: pessimo metodo di selezione della classe dirigente, basato sul valore ... delle chiacchiere, anziché della professionalità. Non poco, per affossare le prospettive di una società... E’ lecito anche porsi il quesito: "Sono i politici che vogliono vendere chiacchiere, o sono gli elettori che le vogliono sentire ?".

- Un terzo errore, anch’esso della Pubblica (d)Istruzione : quello di non educare il cittadino, di non insegnargli i suoi diritti ed obblighi, la struttura della società, i suoi meccanismi di funzionamento. I quali dovrebbero perciò essere gestiti, se va bene, da angeli invisibili. Se va male, da padrini nascosti.

Ma non sono gli unici fattori.......

UNA PROPOSTA SENSATA

Suppongo per un momento che il leader vincitore delle prossime elezioni mi chiedesse: "Tu emigrato, come vedi la ricostruzione ? Possibile ?

In tal caso suggerirei alcuni punti di base, visti cogli occhiali di un emigrato (più oggettivi perché meno di parte).

MANIFESTO

Nell’ interesse del cittadino qualunque, dovremmo porci questi obiettivi, che ci porterebbero a divenire europei a pieno titolo:

1. Europeizzare il Paese nei fatti, non a parole. Soprattutto eliminando il divario fra intenzioni dichiarate e miseri fatti poi attuati. (con nuovi metodi di lavoro e gestione del personale).
2. Far funzionare le ruote della società (nei fatti, non per scherzo); in modo uniforme per tutti gli Italiani;
3. Rifondare la società italiana, sviluppando un Patto Sociale, basato su: a) vera applicazione, di qualità, di precisione, affidabile, continua, della Costituzione e delle leggi, egualmente per tutti; b) applicazione degli strumenti e metodi necessari a dare risultati sociali a livello europeo (aumentando al massimo le efficienze e combattendo gli sprechi nelle gestioni pubbliche). c) applicazione nella vita pubblica di tutti i valori positivi che permettono a molti Paesi U.E. di gestire la società.
4. Mettere in funzione, con un programma impegnato e di qualità, con la diffusione di adeguati metodi di lavoro, i meccanismi sociali con risultati simili alla Francia, al Belgio, alla Finlandia, ecc. La cosa é possibile solo se si gestirà il Paese con chiarezza e trasparenza. E con una buona strategia.
5. Sotterrare la politica delle chiacchiere e dell’ inazione. Inizio della politica dei fatti e della serietà. L’ obiettivo da raggiungere: instaurazione di una democrazia reale, col bando della Commedia dell’ Arte Politica. Cosa raggiungibile colla gestione responsabile ed efficace del personale in ogni attività economica ed amministrativa.
6. Cambiare tutte le facce é l’ unico modo per arrivare ad uno stato che serva tutti i cittadini e non favorisca solo certuni o certi clans.
7. Parole d’ ordine per un tale programma sono: la verità, basta coll’ apparenza; responsabilità e serietà, basta colle chiacchiere.

C’ é, per arrivare a tanto, una condizione necessaria: cambiare qualche abitudine di molti Italiani. Vorranno farlo sapendo che, cosi, potrebbero avere ricchezza e lavoro ?

SOLTANTO UN PROGRAMMA SERIO, DEL TIPO CHE PROPONGO, SARA’ IN GRADO DI FAR FUNZIONARE LA SOCIETA’, DI RISOLLEVARE L’ ECONOMIA

Antonio Greco
(analista delle cause del degrado)
angrema@wanadoo.fr

Corrispondente dalla Francia