SPECIALE ELEZIONI REGIONALI - Numero 29

 

Come noto la Lombardia e il Veneto hanno salvato la faccia alla Casa delle Libertà e in Lombardia Alleanza Nazionale ha ottenuto un buon risultato. Ignazio La Russa ha dato vita, insieme ai suoi Coordinatori, a delle liste in cui la cosiddetta società civile è stata largamente rappresentata, ma soprattutto sono stati presentati, forse mai con la proporzione di questa volta, candidati non iscritti al partito. E questa scelta è stata premiante. La macchina del partito si è mossa bene, anche se alcuni momenti di aggregazione pubblica sono stati sospesi per l’aggravarsi delle condizioni di salute del Pontefice. Come abbiamo detto in altra parte del giornale, è sembrata mancare, o perlomeno essere scarsamente presente, sul territorio la rappresentanza locale dei nostri deputati e senatori. La presenza di Alemanno e Gasparri, notoriamente eletti in altri collegi, ha ulteriormente evidenziato questa anomalia. Sorprese ci sono state tra gli eletti : Carlo Borsani, capolista a Milano, assessore uscente alla Sanità, non è stato eletto ( ha ottenuto solo 6.460 voti). I suoi voti, probabilmente, sono stati captati dalla candidatura di Paola Frassinetti che, comunque, non ha raggiunto il quorum previsto conseguendo 4.343 voti. Ottimo il risultato, invece, di Pier Gianni Prosperini (18.422 voti) ed anche di Silvia Ferretto (7.882 voti); riuscendo ad imporsi nonostante le polemiche all’interno del partito milanese nei mesi scorsi. Ora il Consiglio regionale ha questa composizione della maggioranza : Forza Italia 24 consiglieri ( ne aveva 27); Lega Nord 15 ( prima 11 ); UDC 3 (nel precedente Consiglio Cdu e CCd avevano 2 consiglieri a testa); 2 consiglieri del Presidente, Alleanza Nazionale 8 (8). Da questi numeri emerge chiaramente quanto la Lega giochi un ruolo decisivo all’interno della maggioranza. Considerazione tanto più importante se riferita alle polemiche di questi giorni a proposito del peso effettivo esercitato dalla Lega a livello di governo nazionale rispetto al suo peso elettorale. Riportiamo alcuni dati che illustrano la situazione locale di Alleanza Nazionale nella provincia di Milano.


Parabiago

Si è votato non solo per le regionali, ma anche per le comunali a Parabiago. Il sindaco uscente, Olindo Garavaglia, rappresentante del centrodestra, si è riconfermato con il 60,68 % contro il 39,32% di Giorgio Nebuloni. Buono il successo di Forza Italia che si è confermato il primo partito con il 26,12%, anche se partiva da un precedente 35,21 % . In casa AN si guarda con soddisfazione all’8,05 guadagnato, partendo dalle altre amministrative con il 7,82. Ma, soprattutto, Alleanza Nazionale ha conquistato due consiglieri: il giovane Cesare Sala e Giuseppe La Torre; resta fuori il leader storico di Parabiago, Tiziano Zappa, e quarto si colloca l’assessore uscente Agostino Parasmo. Alle regionali 2005 AN a Parabiago ha ottenuto 1151 voti (il 9,7); mentre nel 2000 aveva ottenuto 1143 voti.


Legnano

A Legnano la situazione di AN è sostanzialmente stabile. Nelle regionali del 2000 aveva ottenuto 2832 voti con il 10,24 %; nel 2005 il 10,9 % con 2753 voti; alle europee del 2004 il risultato era stato di 2733. Il regresso lo si nota rispetto alle comunali del 2002, quando aveva totalizzato il 13,5 % , ottenendo un record storico.

Ecco altri centri significativi della provincia di Milano: la prima cifra si riferisce alle regionali del 2000, la seconda alle attuali regionali: Magenta da 1099 a 883 (7,4%); Abbiategrasso da 1229 a 1321 (9,7%); Arese da 1206 a 1082 (12,1%); Bollate da 2274 a 1466 (8,3%); Cornaredo da 1018 a 938 ( 9,7%); Garbagnate da 1312 a 1063 (8,5%); Rho da 2814 a 1967 (8,3%).

Sul totale dei voti di lista di AN nella Provincia di Milano, cioè 136.418 voti, le preferenze sono state 44.828, cioè quasi solo un quarto, a dimostrazione di come scarsa sia la propensione dell’elettorato a barrare la preferenza per i candidati del proprio partito.

Nella Provincia di Milano Alleanza Nazionale ha raggiunto l’11,5 %, mentre in Lombardia oltre il 9%.