Castellanza - Numero 52

SOMMARIO DELLA SEZIONE:

  • CASTELLANZA
  • LEGNANO



    Castellanza
    Nasce Rinnovamento, Associazione culturale. C’è maretta nel PdL di Castellanza, dopo la sonora sconfitta elettorale che l’anno scorso aveva relegato il partito al quinto posto. Infatti nel maggio del 2011 il sindaco uscente del PdL, Fabrizio Farisoglio, formava una sua lista e insieme alla Lega vinceva le elezioni con il 26,28 per cento dei voti. Il PdL era ormai spaccato e il suo candidato, Vittorio Caldiroli, raccoglieva appena l’11,92 per cento dei voti. Ora un gruppo di iscritti, proveniente da ex An e ex FI, ha dato vita ad una componente (guai a chiamarla corrente…) interna al partito per cercare di rivitalizzare con energie nuove lo spirito del centro-destra. Una componente che non vuole spaccare il partito, anzi vuole accrescerlo, allargare il consenso, consapevole però che bisogna cambiare modo di fare politica ed aprirsi alla gente, senza padroni né padrini. Per questo hanno dato vita ad un’ Associazione culturale aperta a tutti i cittadini, il cui nome è già il programma : Rinnovamento. L’intento è di essere un laboratorio di idee, un luogo di confronto nella città e per la città, aperto a chiunque voglia affrontare con impegno e serietà i tanti problemi del giorno d’oggi, senza sentirsi stretti nell’armatura di un partito. Requisito richiesto sarà, quindi, quello di riconoscersi negli scopi espressi nello Statuto fondativo: -diffondere la cultura della legalità, della democrazia, della convivenza civile e della sussidiarietà; -diffondere i valori della dignità della persona, della libertà,dell’eguaglianza; -proporsi come luogo di incontro e di aggregazione in nome di comuni interessi culturali assolvendo alla funzione sociale di maturazione e crescita umana e civile, attraverso l’ideale dell’educazione permanente.

    Interessante questo fenomeno aggregativo, perché ha preceduto di poco quanto sarebbe successo a livello provinciale. In vista delle elezioni congressuali del PdL della provincia di Varese, per eleggere il nuovo coordinatore provinciale, alla candidatura dell’europarlamentare Lara Comi è stata contrapposta quella di Giuseppe Taldone, assessore ai servizi sociali di Luino. Alla fine la spunterà la giovane onorevole Comi, ma con 19 dirigenti nel direttivo provinciale, mentre Taldone ne otterrà 11: un successo clamoroso, pur perdendo. Infatti alla vigilia il gruppo degli ex An che sosteneva Taldone era accreditato per un 10/12 per cento; alla fine, con l’apporto di un consistente gruppo di ex FI il risultato della lista Taldone è stato quasi del 40 per cento. Come era nella logica della cose, la nuova componente di Castellanza ha sostenuto Taldone.


    Legnano
    Anche Legnano va al voto per le elezioni amministrative. Il sindaco uscente, Lorenzo Vitali, del PdL, questa volta non potrà contare sull’apporto della Lega, che ha deciso di non appoggiare le liste del PdL. Eppure la Lega ha condiviso 5 anni di Giunta, facendo bene, ma il Movimento a livello nazionale ha deciso di mostrare in questo modo il proprio dissenso nei confronti della politica del presidente del Consiglio Mario Monti e dell’appoggio dato dal partito di Berlusconi all’esecutivo tecnico. Ci sarà un ripescaggio nell’ormai probabile ballottaggio, se alla fine si dovessero fronteggiare PdL e Sinistra? E se il ballottaggio, dato quasi per scontato, fosse tra Lega e PdL? Certo la Lega raccoglierà un bel po’ di scontenti, come sempre … E essere scontenti oggi come oggi è la norma … Ma peseranno pure le vicende interne alla Lega, con un Bossi che si è dimesso da segretario del movimento … Chi lo avrebbe mai pensato? Insomma: siamo nella massima incertezza. Vitali intanto incassa l’appoggio de "la Destra" di Francesco Storace. Pacato il discorso tenuto da Storace a Legnano sabato 17 marzo, in una sala solo parzialmente piena. La presenza di Vitali ha dato l’ufficiale investitura all’appoggio del senatore di destra, riconoscendo la condivisione di valori, specialmente quello riguardante la famiglia. Legnano ha sempre avuto una tradizione di destra; quando esisteva il MSI la città del Carroccio era addirittura segnalata come "Subfederazione" di Milano, tanto per intenderci. Nelle ultime elezioni, quando era già Alleanza Nazionale, aveva avuto un buon successo. Così scrivevamo sul n. 41 dell’8 luglio 2007 del www.barbarossaonline.com: "A Legnano Alleanza Nazionale ha ottenuto l’11,7%, ben al di là delle previsioni che la davano al 7/8%; è il secondo partito della coalizione, anche se per pochissimi voti; ha perso un consigliere, è vero, ma veniva da un successo storico nelle precedenti elezioni, quando s’era fatto il pieno di voti, inaspettato dai suoi stessi iscritti. Ma soprattutto Alleanza Nazionale veniva da un recente passato fatto di lacerazioni, di divisioni interne, con una sezione rimasta chiusa per anni e solo ultimamente nuovamente riaperta. E’ fortemente significativo che nelle precedenti elezioni, quelle del boom, i candidati - senza contare i voti espressi solo al partito - avevano riportato 1801 voti; in queste, con una situazione di difficilissima gestione per i motivi ricordati, i candidati hanno totalizzato 2136 voti".

    Ora la situazione è molto cambiata rispetto alla precedente competizione; alcuni consiglieri sono stati protagonisti in questi anni di mutamenti di scenari di difficile comprensione (leggasi www.barbarossaonline.com n. 46 in Archivio).Certamente l’elettorato di Destra di Legnano è smarrito, confuso e forse disgustato. Chi resta nella lista del PdL legnanese fedele ai valori della Destra proveniente da AN? Pochi. Questa campagna, difficile sotto molti aspetti, segnerà o la rinascita di questa componente o la sua definitiva scomparsa. Gli elettori di Destra legnanesi hanno quest’ultima occasione. Poi l’amalgama nel PdL sarà un fatto compiuto.