Scritti corsari - Numero 32

SOMMARIO DELLA SEZIONE:

  • SCRITTI CORSARI
  • LA CITTA’ E’ MOBILE


    SCRITTI CORSARI

    Questo è il titolo di una raccolta di articoli di Pier Paolo Pasolini. Ma non è dello scrittore, di cui ricorre il trentesimo anniversario dell’assassinio, che vogliamo parlare. Ci riferiamo a Massimo Corsaro, invece: il capogruppo di AN alla Regione Lombardia, sino a pochi mesi fa coordinatore regionale lombardo, poi sostituito dal Presidente Fini in modo ancora incomprensibile.Il gioco di parole tra il titolo dell’opera e il cognome del rappresentante di AN è facile, forse ingenuo. Ma non è così. Massimo Corsaro ha assunto da qualche tempo, già prima della "defenestrazione", un atteggiamento deciso nell’ambito del partito, tale da ricordare l’irruenza dello scrittore.
    Ne abbiamo avuto la riprova nell’ultimo numero di "Archimede", la rivista di cui è direttore politico. Nell’articolo "L’ultima campanella", Massimo Corsaro scrive senza mezzi termini : " Non so se tutti i lettori avvertano lo stesso fastidioso imbarazzo con il quale noi di Archimede registriamo una linea culturalmente ondivaga, ma certo molti insieme a noi chiedono di tornare alla politica ragionata, non credendo che esista un grande Taumaturgo ( in grassetto nel testo) in grado di esercitare la sua salvifica azione". E più avanti, facendo riferimento alla rielezione di Bush e all’elezione di Benedetto XVI, continua:
    "E allora, nel momento in cui le istanze vincenti sono : l’orgoglio identitario; la rivendicazione delle scelte di sviluppo sociale e di convivenza proprie dell’Occidente; la battaglia contro il relativismo culturale ovvero - per citare Ratzinger - contro "quel lasciarsi portare qua e là da qualsiasi vento di dottrina"; la sveglia all’Occidente che "non ama più se stesso"; è mai possibile che la Destra italiana continui a camuffarsi per compiacere a chissà quale salotto, rinunciando ogni giorno di più ai propri temi?".
    E, infine, "Al presidente del partito chiediamo di essere noi stessi, affidabili e credibili come tutti i hanno sempre riconosciuto, e non cedere alla tentazione di camuffarci per ottenere apprezzamenti da chi non sarà mai disposto a seguirci e - anzi - trova giovamento da una Destra che sguarnisce il suo campo d’azione".
    Sono queste le parole che volevamo ascoltare, ormai da un pezzo. Non l’unanimismo di facciata, che ha pure la sua ragion d’essere, se vogliamo salvare il Partito dall’immagine di naufragio che stiamo dando, ma che non può superare certi limiti di decenza. Massimo Corsaro rappresenta bene la componente giovane , democratica, politicamente preparata di AN, quell’anima lombarda che da sempre è stata all’avanguardia nelle scelte politiche del Paese.


    LA CITTA’ E’ MOBILE

    E’ nata una nuova rivista , Alta tensione. Il Foglio informativo dell’Associazione culturale Area, ha tra gli altri un articolo di Paola Frassinetti, Capogruppo di AN al Consiglio Provinciale di Milano. La situazione che descrive a proposito della città meneghina, vale anche per altre realtà cittadine, anche della provincia.

    "Le battaglie demagogiche e i preconcetti contro l’uso dell’automobile sono da sempre un retaggio dello pseudo- ambientalismo di sinistra(…). Si è proceduto in modo sistematico al restringimento delle strade con la costruzione di marciapiedi sproporzionati per grandezza all’uso che ne viene fatto, sono state costruite inutili aiuole ornamentali in punti centrali e cruciali per lo snodo del traffico e tutto questo ha inevitabilmente finito per penalizzare la libera circolazione dell’automobile.(…) L’ambiente non si difende predisponendo inutile aiuole spelacchiate dove il più delle volte si annida il degrado e la sporcizia, ma riqualificando i grandi spazi verdi al di fuori della metropoli, come per esempio le grandi aree verdi che circondano Milano".