Gallarate - Numero 59

Sono passati poco più di due anni dalle elezioni di Andrea Cassani a sindaco di Gallarate. E’ ora di bilanci. E non solo numerici. Perché il bilancio di un’attività amministrativa non si fa solo contando i denari assegnati ad un progetto piuttosto che ad un altro; contando i nuovi lampioni per l’illuminazione stradale o quanto viene erogato per la sistemazione delle scuole cittadine. Sono tutti impegni importanti che l’Amministrazione comunale deve tenere nel debito conto e, specialmente, come per il Governo, deve attuare il programma elettorale per il quale ha chiesto e ottenuto i voti che gli hanno permesso la vittoria. Il sindaco Cassani, giovane, ma forse proprio per questo, è sensibile al dialogo con i suoi concittadini. La sua presenza sui social è costante, tenendo informati i gallaratesi sulla realizzazione di quanto promesso. E’ lui stesso che su Facebook ha dichiarato qualche mese fa che “dei 122 punti delle linee programmatiche, 54 sono stati già realizzati, 39 sono parzialmente realizzati o in fase di realizzazione mentre per 29 ancora non è stato fatto nulla”. E in tempi di vacche magre è già tanto, per non essere ancora giunti alla metà del mandato. Molte volte sono le “piccole” cose che fanno più piacere alla cittadinanza, come la riduzione della tariffa di sosta del 20% o la “campagna di sensibilizzazione per l’utilizzo della bicicletta in sicurezza (premiata da ANCI nel 2017 come miglior progetto d’Italia per la sicurezza urbana)”. Indubbiamente aver posto un presidio fisso della Polizia locale in stazione per 12 ore è stato un grande passo avanti per la sicurezza dei cittadini, anche se – a leggere le cronache locali – il problema non pare del tutto risolto, specialmente durante le ore notturne. Allora? Bilancio positivo? Certamente sì, anche se si può, come sempre, migliorare. Ma è il dialogo con i cittadini che, a nostro avviso, è l’elemento premiante di questa Amministrazione. Il cittadino pone interrogativi sulla pagina Facebook e ottiene risposte, gradite o meno, ma le ottiene. Se c’è un modo di riavvicinare il cittadino alla politica, alla sana vita civile, questo è il modo più premiante.
Gallarate è diventata una città sempre più viva. L’assessore Claudia Mazzetti ha reso sempre più vivace la città con le sue iniziative, coinvolgendo sempre più la gente. Gallarate non è una città dormitorio, non è più grigia ma spesso riveste i colori della festa.
Gallarate ha un’antica tradizione culturale. E non è solo il MAGA, che realizza eventi di pregio. Gallarate è teatro; è attività culturale; è Duemilalibri e gli incontri con vari scrittori; è Filosofarti con lezioni magistrali da parte di grandi personaggi e con il patrocinio di Enti di primaria importanza.
Ma Cassani ha preso decise posizioni anche scomode. E’ il caso della sua politica nei confronti dei Sinti, per la difesa della legalità, per il rispetto delle regole. Ecco, il rispetto delle regole. Questo giovane ma agguerrito sindaco non cede di un passo di fronte all’impegno civile di rispetto delle regole. Non traccheggia, non temporeggia, ma va dritto allo scopo, per quanto possa essere doloroso. In un Paese dove sembra che i furbi abbiano sempre la meglio Cassani cerca di far rispettare le regole.
A.V.