G8 - Numero 04

G8

Roberto Martinelli, Segretario Regionale Liguria del Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria S.A.P.Pe. ha pubblicato sul numero di settembre della Rivista "Polizia Penitenziaria - Società, Giustizia & Sicurezza", organo ufficiale nazionale del Sindacato, un articolo-memoriale a commento dei gravi disordini accaduti a Genova a margine del vertice G8 dello scorso luglio.
Roberto Martinelli ci ha gentilmente concesso di pubblicare anche su www.barbarossaonline.com il suo articolo. Chi volesse contattarlo direttamente può scrivergli al seguente indirizzo di posta elettronica: sappe.liguria@libero.it

I fatti di Genova visti con gli occhi di un poliziotto genovese
di Roberto Martinelli

L’evento G8 ha fornito lo spunto al mondo intero per esprimere pareri, lanciarsi in più o meno calzanti analisi a sfondo sociologico, fare esercizio di faziosità, sparare sentenze. Giornali e mass-media hanno avuto di che nutrirsi per lungo tempo ricavando - soprattutto in alcuni casi - insperata notorietà e visibilità. Dalle barricate è piovuto di tutto ma è innegabile che alla fine dei conti i colpi di sfollagente meglio assestati sono stati messi a segno su un bersaglio paradossalmente inerme: le forze dell’Ordine.
E’ per questo motivo che a distanza di un mese ho la presunzione di voler dire la mia offrendo una ulteriore prospettiva interpretativa, quella di un Poliziotto - genovese nato a Genova - profondamente offeso come difensore dello Stato e profondamente colpito da quanto di negativo e a tratti devastante si è abbattuto sulla sua bella città.
E’ difficile spiegare compiutamente quello che si è vissuto a Genova nei giorni del Vertice, dal pomeriggio di giovedì 19 luglio al quello di domenica 22. E’ difficile ma è doveroso tentare di farlo.
Da poliziotto dico che non si può accettare silenziosamente la colpevolizzazione delle forze dell’Ordine che è stata fatta da alcuni mass-media e uomini politici. Da genovese dico che non si può accettare silenziosamente che si parli di quello che è successo a Genova solamente in relazione agli eventuali abusi commessi da singoli appartenenti alle forze dell’Ordine. [CONTINUA la lettura nel file che segue]

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