I giovani in an - Numero 09

Il Congresso di Bologna ha mostrato una presenza giovanile attenta, informata, pronta a dire la sua : presentiamo la preparazione ad esso attraverso due realtà, quella milanese e quella sarda.

I GIOVANI IN AN

Abbiamo ricevuto questa lettera da Carlo Fidanza, in risposta ad un articolo scritto dal nostro Apota; la pubblichiamo con piacere, specialmente in considerazione dei chiarimenti che potrà apportare, e ci alleghiamo la risposta di Apota.

> Caro Direttore,
>
> ti manifesto la mia meraviglia di fronte all’articolo
> che ho letto sull’ultimo numero in merito alla
> situazione congressuale milanese.
>
> Mi fa specie che proprio un momento di grande
> importanza strategica e di grande visibilità per la
> Destra Sociale milanese venga fatto passare
> dall’articolista come una fase di "disintegrazione".
>
> Mai come ora la Destra Sociale, grazie a questo
> accordo politico con Destra Protagonista ha
> riconquistato una centralità politica a Milano, che
> porta ad un valore aggiunto di molto superiore
> rispetto al quasi 10% di voti espressi sul totale
> (quasi 15% nello schieramento vincente pro Gamba).
>
> La collaborazione di Peppe Nanni con Ignazio La Russa
> non è di oggi, essendo i due da sempre legati da una
> profonda amicizia personale; Nanni è un fattore di
> arricchimento del dibattito interno, è un patrimonio
> di AN e le caratterizzazioni correntizie oggi gli
> stanno molto strette.
>
> Non vedo inoltre alcuna spaccatura in Azione Giovani
> su questo accordo, in particolar modo a Milano.
> In provincia la situazione è la medesima fatta salva
> una trascurabile eccezione monzese, dovuta ad evidenti
> ragioni locali nonché a legami familiari che porta una
> parte degli iscritti di AG a non sostenere Alboni.
>
> Del resto l’autonomia del mondo giovanile rimane un
> valore per noi fondamentale che abbiamo affermato
> spesso contro tutto il Partito (compresi amici ed
> avversari di oggi) e non sarà certo la dirigenza
> giovanile milanese a fare pressioni ed ingerenze
> contrarie a questo spirito.
>
> Questo accordo tra La Russa e la Destra Sociale va
> letto nel giusto senso: il sottoscritto ed i dirigenti
> giovanili, Paola Frassinetti, molti Consiglieri
> Comunali della Provincia di Milano, non hanno ritenuto
> di far parte di cartelli che facevano del risentimento
> personalistico l’unico collante.
>
> Abbiamo scelto ancora una volta la strada della
> politica, dei contenuti, del confronto nel merito; su
> questa strada ci siamo divisi in passato e forse
> torneremo a dividerci in futuro, per ora facciamo un
> tratto comune per la crescita di tutta Alleanza
> Nazionale.
>
> Mi pare che questa sia tutt’altro che disintegrazione,
> anzi la Destra Sociale a partire da questi congressi
> provinciali si rimette in cammino e si riconquista un
> ruolo di interlocutore primario nelle dinamiche
> interne ed esterne del Partito.
>
> Carlo Fidanza
> Presidente Provinciale di Azione Giovani


Caro Fidanza,
lo riconosco: la destra sociale non è in disintegrazione. Tieni però presente due cose a mia parziale, parzialissima discolpa: il mio articolo è stato scritto prima del congresso. E mi risulta che in fase pre-congressuale qualche dissenso all’interno del tuo gruppo giovanile ci fosse: alcuni dirigenti mettevano in dubbio l’allenza con destra protagonista. Dissenso che non ha comunque portato a nessuna scissione al congresso: dunque nessuna disintegrazione nella destra sociale. Ma qualche mugugno (e forse qualcosa di più) sì, c’è stato. Almeno a quanto ho appreso da fonti che ritengo attendibili. Per quanto riguarda i risultati del congresso cittadino, scusa ma non ritengo che un misero 10% sul totale dei votanti possa riportare la destra sociale meneghina alla "centalità politica a Milano". Dove sono le iniziative politiche che provano questa centralità? Io non le vedo ma magari sono un cattivo osservatore… Peraltro si sono perse le tracce da mesi delle iniziative di An in generale (cioè di tutte le correnti). Capitolo Beppe Nanni. Penso che un dato sia inconfutabile. Nanni era uno dei componenti storici della componente rautiana, poi diventata destra sociale. Ora mi risulta che sia più vicino a La Russa che ad Alemanno. Va benissimo la collaborazione tra membri dello stesso partito (l’ho sempre sostenuto); ma da chi ha fatto dell’appartenza correntizia un vero e proprio credo politico questi avvicinamenti alle correnti prima considerate "nemiche" mi continuano a fare un certo effetto. Non so a te… Alla prossima "polemica".

L’Apota


LA GIOVANE DESTRA CRESCE

Cos’è la giovane Destra? questa domanda deve essere sempre il primo punto delle nostre discussioni, in quanto deve essere lo stimolo per non interrompere il cammino di tutti noi che è finalizzato a costruire una identità capace di realizzare un movimento reale, effettivamente costruito sulle persone e sui fatti concreti. La Giovane Destra è una comunità di persone che credono nei valori della Destra italiana, sono dei giovani che hanno voglia di mettersi in discussione, coscienti del fatto che la società cresce con noi e abbiamo il dovere di crescere con essa, con i suoi problemi, con le sue contraddizioni, con le sue tante diversità.
Dico noi perché tutto ciò che, come militanti di Azione Giovani in Sardegna facciamo, rappresenta una sfida continua che serve per portare avanti i nostri ideali, la nostra fedeltà alla tradizione quale patrimonio indispensabile della nostra Nazione e la convinzione che, per crescere, bisogna guardare avanti senza, però, mai perdere di vista il nostro faro che sono, come già detto, i nostri ideali, che sono un punto di riferimento insostituibile.
Come militante di Azione Giovani non posso non ricordare il grande impegno che, tutti noi, ogni giorno, nei paesi e nelle città della Sardegna dimostriamo costantemente, orgogliosi del fatto che chi lotta per ciò in cui crede avrà la certezza di rendere un servizio alla società, perché si conferma il fatto che gli ideali vivono anche grazie al nostro impegno, cercando di sensibilizzare la gente sui problemi che riteniamo degni di considerazione, proponendo le nostre soluzioni, dando un punto di riferimento a quei giovani che si riconoscono nelle stesse idee in cui crediamo noi. Per quanto riguarda la Provincia di Cagliari noi stiamo attuando una politica che ci consenta di attuare una tangibile espansione di Azione Giovani testimoniato dal fatto che, vari nuovi circoli sono nati sul nostro territorio, dimostrando come i giovani sardi, come gli altri ragazzi del nostro movimento nel resto d’Italia, hanno la volontà di difendere, con orgoglio, le idee e la tradizione che ci rendono fieramente dei giovani italiani appartenenti alla Giovane Destra.
Non è vero quello che dicono alcuni che, parlando dei giovani d’oggi, affermano che non sappiamo più riconoscere i buoni ideali da quelli falsi determinati dalla sterile filosofia delle mode e dall’indifferenza per qualsiasi cosa che possa nobilitare l’uomo in quanto espressione della sua interiorità, del suo essere un individuo che ha ben chiare le sue radici, la sua storia, le sue tradizioni.
Riteniamo inoltre che serva un serio confronto col partito al quale appartiene il nostro movimento giovanile; infatti, pur non avendo l’esperienza dei vari militanti di Alleanza Nazionale che hanno fatto militanza per tanti anni nel Movimento Sociale Italiano, abbiamo tanta buona volontà e la speranza di fornire un valido contributo per una evoluzione positiva di tutti.
Conosciamo i problemi delle nostre comunità locali e dei giovani che ne fanno parte, e pensiamo che unire esperienza e nuove proposte possa concretamente migliorare la nostra società e dimostrare come i militanti della Destra sappiano difendere i propri ideali e permetterne una crescita concreta perché dotata di solide fondamenta capaci di dare una stabilità al nostro essere cittadini e uomini liberi.

Giuseppe Corda
Azione Giovani Assemini (CA)