Lonate pozzolo - Numero 40

SOMMARIO DELLA SEZIONE:

  • LONATE POZZOLO
  • PARABIAGO
  • LEGNANO
  • APPUNTAMENTI



    Lonate Pozzolo
    Riceviamo e pubblichiamo questo comunicato dell’Associazione Excalibur. La stazione ferroviaria del Malpensa Express di Lonate-Ferno è stata completamente avvolta nella notte da un lungo striscione "firmato" Excalibur con la scritta: STAZIONE DELLA VERGOGNA. GRAZIE MALPENSA Non sappiamo chi abbia affisso lo striscione e per quale motivo l’ha firmata con il nostro nome - la cosa è per noi del tutto marginale - ciò che conta è il significo dell’azione che condividiamo pienamente. Completata nel lontano 1999 e costata svariati miliardi di vecchie lire, questa stazione di transito per il collegamento veloce Milano - Malpensa, non è mai entrata in funzione. E mai lo sarà, aggiungiamo noi. Il motivo è semplice. Questa "cattedrale nel deserto", realizzata a tempo di record e poi completamente abbandonata, doveva contribuire, nelle intenzioni inconfessabili dei nostri politici e imprenditori, a creare nell’opinione pubblica locale l’illusione che con Malpensa saremmo diventati tutti ricchi, che l’ampliamento dell’aeroporto avrebbe portato lavoro per tutti, benessere diffuso e nuovi servizi a vantaggio delle popolazioni residenti. Tutto questo per far digerire le devastazioni ambientali e l’aumento impressionante dell’inquinamento acustico e atmosferico causati dal nuovo aeroporto. La realtà è invece ben diversa e sotto gli occhi di tutti. Malpensa ha portato sì lavoro, ma precario ed extracomunitario (le attività che impiegano il maggior numero di lavoratori quali catering, facchinaggio e pulizie, sono affidate a cooperative esterne che assumono prevalentemente extracomunitari, gli unici in grado di accettare condizioni di lavoro e retributive al limite dello sfruttamento); Malpensa sta realizzando sì nuove strade, ma per camion e TIR che le solcheranno a centinaia, giorno e notte, per portare i prodotti provenienti dall’Oriente e destinati ai nostri mercati e a tutta Europa (con buona pace di chi, leghisti in testa, tuona ad ogni piè sospinto contro l’invasione di prodotti cinesi salvo poi costruirgli un aeroporto su misura). Riguardo all’ambiente, poi, il Parco del Ticino, zona classificata dall’UNESCO come riserva naturale della biosfera e per tale motivo "protetta", è invaso da attività d’ogni genere: capannoni industriali, megaparcheggi, centri commerciali, grandi alberghi… A ciò si aggiunge l’incubo della terza pista, che se realizzata darebbe il colpo di grazia a ciò che resta del nostro parco naturale, con danni irreparabili al delicato equilibrio ecologico dell’intera Valle del Ticino. Senza contare gli enormi costi che il nostro Comune deve sostenere per assicurare all’aeroporto i servizi di Polizia Urbana e amministrativi, cui si aggiungono le spese per la sicurezza a seguito dell’aumento della criminalità indotta dal nuovo scalo (da Malpensa transita di tutto, droga compresa). Questo è il prezzo da pagare per il progresso e per lo sviluppo della nostra terra? No, è il conto che tutti noi paghiamo per consentire ad alcune multinazionali estere, che han fatto man bassa di terreni nel pieno del Parco del Ticino, alle società d’importazione e alla Sea (la società di gestione dell’aeroporto di proprietà del Comune di Milano e della Provincia di Varese) di consolidare i propri bilanci. Cosa legittima, quest’ultima, se non avvenisse a scapito del nostro ambiente e della nostra salute. L’ambiente non si usa, si rispetta - il vero progresso è quello sociale, non solo economico Excalibur - alternativa verde 18 Novembre 2006


    Parabiago

    Comunicato stampa

    Il 12 novembre 2003 è stato un giorno di lutto per tutti gli italiani: in un vile attentato contro la nostra caserma a Nassyriah sono caduti 19 nostri connazionali impiegati in una missione di pace richiesta dall’ONU. La commossa partecipazione ai funerali di quei soldati ha mostrato allora il vivo senso di identità e di Patria che anima il popolo italiano; quest’anno, però, con colpevole leggerezza ed evidenziando ancora una volta la sua distanza dalla maggioranza del popolo italiano, il governo Prodi ha annullato le celebrazioni commemorative che da allora si tenevano per ricordare quel sacrificio, suscitando non poche polemiche tra i politici e tra gli italiani, ma soprattutto ferendo con un nuovo dolore i familiari dei nostri caduti, per lo più giovani spose rimaste sole a crescere i figli. Di fronte ad un simile esecrabile comportamento, anche quest’anno il Circolo D’Annunzio di Parabiago ha voluto con maggiore fermezza ripetere ciò che dal 2003 è diventata una orgogliosa tradizione: sabato 11 novembre un delegazione del Circolo, formata da Presidente Pino Galvagno, dai Consiglieri comunali Tiziano Zappa e Cesare Sala, dal Presidente di Azione Giovani Andrea Ferrante e da numerosi militanti, si è recata alla Caserma dei carabinieri di Parabiago per portare una corona d’alloro e per commemorare con il Comandante Sansone i commilitoni caduti nel compimento del loro dovere. Con loro sono stati ricordati tutti i caduti su vari fronti in cui sono impiegate le nostre forze armate. Inoltre, per stigmatizzare il comportamento del governo di Roma, domenica 12 è stato organizzata da AN e Azione Giovani in Piazza Maggiolini, dalle 10 alle 12.30, una distribuzione di volantini commemorativi. Parabiago, lì 12/11/06

    Alleanza Nazionale - Azione Giovani Parabiago Consiglio comunale del 27 novembre 2006

    In riferimento alla mozione unitaria della minoranza di censura al Sindaco Garavaglia per la partecipazione del Vicesindaco Borghi alla manifestazione di Forza Italia tenutasi domenica 29 ottobre ad Arconate,

    AN innanzitutto respinge con fermezza tale mozione ed esprime con forza la propria solidarietà morale e politica al Sindaco, ribadendo, in risposta anche a certe pretestuose e stucchevoli critiche della Sinistra sulla presunta "solitudine" di Garavaglia, che Olindo è il nostro Sindaco per la comunanza di Valori che ci lega: questo è il minimo comune denominatore, il segno di appartenenza e di vicinanza spirituale che non farà mai far venire meno la fiducia in lui riposta, anche nella eventualità di possibili disaccordi su alcune scelte amministrative. Questa comunanza di Valori, ci rende convinti che la nostra città, sia rappresentata da qualcuno che condivide quei principi e valori fondanti della triade " DIO, PATRIA, FAMIGLIA", la cui difesa contraddistingue il nostro impegno quotidiano.

    Nel merito, non riteniamo che il 29 ottobre u.s. abbia rappresentato un gesto di "parzialità, arroganza e spregio delle Istituzioni", come pretende la minoranza, anzi, ringraziamo il Sindaco ed il suo Vice per l’intervento con la fascia tricolore ad una manifestazione come quella di Arconate, che ha dato voce e visibilità al profondo scontento popolare, nei confronti di un Governo che si è reso responsabile di una delle finanziarie più inique ed inutilmente vessatorie di questi ultimi decenni, che ha come unico precedente, similmente nefasto,la finanziaria del famoso prelievo notturno dai conti correnti degli Italiani operata dal governo Amato (figura che, ahimè, ci siamo ritrovata tra i membri dell’attuale Governo). La presenza di Franco Borghi e, tramite lui, del Sindaco di Parabiago ad Arconate quindi, non ha fatto altro che interpretare la volontà di protesta in primis dell’elettorato di centro - destra parabiaghese (che, lo ricordiamo, costituisce la maggioranza dei cittadini del nostro Comune); ma in seconda istanza, crediamo, anche, lo scontento profondo di chi alle ultime elezioni ha votato Unione ed ora vede tradite molte delle promesse pomposamente espresse nel voluminoso programma e puntualmente disattese alla prova dei fatti.

    Dovere di ogni buon Sindaco è farsi portavoce delle istanze della maggioranza dei suoi cittadini (non ho detto degli elettori della sua parte!) e proprio questo è stato fatto da Garavaglia e Borghi.

    Si evince, da queste semplici considerazioni, quanto la mozione della minoranza sia inconsistente, pretestuosa, ispirata, con evidenza, ad una nostalgica ottica marxista, ma soprattutto colpevolmente finalizzata a nascondere alla gente di Parabiago, ma prima di tutto a se stessa, la grande insofferenza popolare verso l’azione politica di un Governo cui essa ideologicamente si riferisce e che, rappresenta, il vero scandalo di queste settimane, non in una prospettiva comunale ma in quella ben più ampia della intera nostra Nazione.

    I Consiglieri comunali di Alleanza Nazionale

    Un recente episodio, ripreso dai mass media a livello nazionale, ha generato una manifestazione di Alleanza Nazionale e Azione Giovani a Parabiago negli ultimi giorni delle festività natalizie. Ecco il testo del documento di protesta.

    PARABIAGO ENTRA NELLA CRONACA NAZIONALE GRAZIE ALLA MATTANZA DI PECORE ED AGNELLI PERPETRATA DALLA COMUNITA’ ISLAMICA

    Sabato 30 dicembre, come tutti noi abbiamo potuto vedere dalle immagini dei telegiornali nazionali, la comunità islamica parabiaghese ha festeggiato la festa del Sacrificio (Aid al Adha). Infischiandosene di tutte le leggi nazionali e regionali che regolano la macellazione, senza alcuna autorizzazione,gli adepti di questa comunità hanno sgozzato, decapitato, scuoiato decine di animali, per poi bruciare, in un grande falò, le teste delle povere bestie. TUTTO ALLA VISTA DEI CITTADINI CHE VIVONO NEI DINTORNI O SI SONO TROVATI A PASSARE PER CASO NEL LUOGO DOVE CIO’ E’ ACCADUTO. Non possiamo accettare che per simboleggiare una ricorrenza religiosa, siano sacrificati degli animali facendoli morire tra atroci sofferenze. Cosa hanno da dire in merito Verdi e lega ambiente? QUESTA BARBARIE E’ CONTRARIA ALLE NOSTRE TRADIZIONI, OLTRE CHE ALLE COMUNI REGOLE DEL VIVERE CIVILE! Ogni religione ha le proprie tradizioni: CHE SI PRATICHINO NEI LUOGHI DI CULTO PREPOSTI. INTEGRAZIONE
    significa
    RISPETTO DELLE LEGGI DELLO STATO

    PARABIAGO NON VORRA’ E NON DOVRA’ PIU’ TOLLERARE UN TALE SCEMPIO! Invitiamo le FORZE DELL’ORDINE a vigilare affinché ciò, o cose simili, non possano più turbare la vita di noi cittadini.

    NON SI ONORA IL PROPRIO DIO SGOZZANDO GLI ANIMALI

    NO AI SACRIFICI DI SANGUE


    Legnano

    Il cammino verso le elezioni amministrative a Legnano, una delle più importanti città in Lombardia in cui si va a votare in primavera, è ancora lungo, ma mostra già le prime fibrillazioni. Incertezze e prime schermaglie per quanto riguarda la formazione delle liste e le aggregazioni nei poli, ma soprattutto manovre, grandi o piccole, per il candidato sindaco della Casa delle libertà. Alleanza Nazionale, come noto, aveva già avanzato la richiesta di candidatura per bocca del suo commissario provinciale Umberto Maerna, ma l’esito è tutt’altro che scontato. Forza Italia presenta l’assessore uscente Lorenzo Vitali, che al momento è il candidato più quotato di tutta la coalizione. Di Vitali abbiamo già parlato nello scorso numero del Barbarossaonline e non intendiamo qui riprendere i tratti della sua personalità politica; è sufficiente ricordare che abbiamo sempre condiviso le sue scelte e il suo comportamento come amministratore. E’, invece, di Alleanza Nazionale che vogliamo parlare. Verso la fine di novembre è apparsa sulla stampa una nota di Franco Falco, assessore alla polizia locale e vicesindaco, in cui si diceva :" Con riferimento a quanto apparso sulla stampa locale vorrei precisare, a conferma di quanto ho già avuto modo di far presente in occasione di sollecitazioni al riguardo destinatemi, che da tempo ho maturato la decisione di considerare concluso il mio impegno amministrativo una volta esaurito il vigente mandato. Ciò senza entrare nel merito delle dichiarazioni attribuite al commissario provinciale, Umberto Maerna, che ritengo debbano essere oggetto di valutazioni in altra sede". L’uscita di Franco Falco dalla competizione elettorale è, indubbiamente, il fatto nuovo a tutt’oggi più rilevante. Sorprende scoprire che da tempo avesse maturato questa decisione, di cui francamente nulla si sapeva. Infatti Falco era indicato da tempo, anche se solo come vox populi, come il probabile candidato sindaco di Alleanza Nazionale. Contrasti interni al partito avevano resa più improbabile la candidatura, ma nulla faceva presupporre una soluzione del genere. Ora si aspettano le, eventuali, mosse. Falco starà a guardare? Vorrà creare una sua lista? Il fatto è che risulta difficile quantificare il suo seguito, anche perché è da molti anni che Falco, figura storica della Destra legnanese, non partecipa direttamente alla competizione elettorale per contare i suo elettori. Intanto Alleanza Nazionale farà una pubblica assemblea il 2 febbraio presso il Palazzo Leone da Perego per ascoltare e raccogliere idee e proposte dei Legnanesi. L’obiettivo prioritario è quello di poter predisporre un programma elettorale adeguato da discutere con gli alleati della Casa delle Libertà. Alleanza Nazionale, come ogni altro partito sia dell’opposizione che della maggioranza, si troverà a gestire una città in sviluppo. Ma è proprio nella specificità del suo progetto che si distinguerà dalle altre forze politiche. E allora suggeriamo alcuni spunti : fermare la cementificazione della città; incentivare il piccolo commercio; dare maggiore sicurezza alla città; non dimenticare le periferie; maggiore attenzione alle categorie deboli;una cultura più vicina ai giovani; maggiore attenzione all’ambiente; riflessione sulla città metropolitana. E poi: Legnano è il Palio, ma non è solo il Palio. Anzi, perché non cercare di fare del Palio, della sua tradizione, della sua struttura, uno strumento nobile di crescita cittadina? Sono temi non nuovi, certo, ma la capacità degli uomini e delle donne di Alleanza Nazionale di Legnano si misurerà proprio nella capacità del fare e non solo del dire. E, ad esser franchi, l’esperienza amministrativa degli uomini e delle donne di Alleanza Nazionale è stata sino ad ora positiva. Per il futuro non resta che continuare e migliorare.



    APPUNTAMENTI

    Parabiago
    Sabato 20 gennaio ore 21.00, presso la Villa Corvini, avrà luogo la proiezione del documentario: Italia e Islam dalla guerra di Libia a Nassirya, edito dall’ Istituto Luce. Sarà presente l’autore: RENATO BESANA (editorialista di Libero e giornalista RAI).

    Sabato 10 febbraio,Giorno del Ricordo, ore 21.00 presso la Villa Corvini: COMMEMORAZIONE MARTIRI DELLE FOIBE E ESODO GIULIANO-DALMATA. Interverrà il noto giornalista, scrittore, filosofo MARCELLO VENEZIANI.

    Legnano
    Venerdì 2 febbraio ore 21.00, presso il Palazzo Leone da Perego, Alleanza Nazionale incontrerà i cittadini per "ascoltare" e raccogliere idee e proposte dei Legnanesi per il futuro della città, in vista del programma elettorale da discutere con gli alleati della Casa delle Libertà. Saranno presenti assessori, consiglieri, parlamentari e rappresentanti regionali e provinciali.

    Castellanza
    Martedì 23 gennaio, alle ore 21.00, presso il Teatro di Via Dante, Concerto di canti della tradizione ebraica dell’Agorà Ensemble, in occasione della Giornata della Memoria.